"Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, che la diretta via era smarrita..." comincia così uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana, quella Divina Commedia che spesso, molto spesso, citiamo a riferimento della nostra vita. Dante immaginava di percorrere un viaggio all’interno di se stesso e dell’umanità, all’età di 35 anni, ritenuti al tempo la metà della vita media, che si aggirava intorno ai 70 anni.
Questo preambolo letterario per lasciare qui il mio augurio di un felice compleanno. Io non sono tipo da ghirigori, immagini shock, aspetti formali...sono per la comunicazione diretta, e mi rimane difficile perdermi in situazioni che non mi appartengono. Non è un caso la Divina Commedia perché credo che niente si avvicini a ciò che sei oggi, come questo poema.
L’età con cui inizia il viaggio, il percorso di dolore attraverso l’inferno, per poi risalire il Purgatorio e raggiungere il Paradiso. Non so dove sei tu ora, forse stai attraversando la porta del ‘Lasciate ogni speranza voi che entrate’, forse sei arrivata sulle sponde dell’Acheronte...o magari sei nel girone dei ‘Non ti curar di lor ma guarda e passa’. Ecco, io penso che hai appena lasciato alle spalle gli ignavi, coloro a cui Dante dedicò il suddetto verso, e stai procedendo nel tuo cammino.
Un lungo viaggio iniziato perché no, il giorno in cui hai cambiato il tuo blog, lasciando alle spalle un ambiente sicuramente non adatto a te. Un giorno in cui dovresti aver capito tante cose, in cui hai perso gente che credevi ti fosse amica e che invece è bastato poco per un ‘arrivederci e grazie’. Sono fasi, momenti, attimi che dovrebbero farti capire che mondo ci circonda oggi, un mondo di ipocrisia e di falsità in cui anime sensibili si muovono con difficoltà e disagio. Questo è il mio augurio, un monito a stare con gli occhi aperti, ora che sei arrivata nel mezzo del cammin della tua vita.
Buon compleanno, di cuore, Stefano, Mirella e Melli :*
Questo preambolo letterario per lasciare qui il mio augurio di un felice compleanno. Io non sono tipo da ghirigori, immagini shock, aspetti formali...sono per la comunicazione diretta, e mi rimane difficile perdermi in situazioni che non mi appartengono. Non è un caso la Divina Commedia perché credo che niente si avvicini a ciò che sei oggi, come questo poema.
L’età con cui inizia il viaggio, il percorso di dolore attraverso l’inferno, per poi risalire il Purgatorio e raggiungere il Paradiso. Non so dove sei tu ora, forse stai attraversando la porta del ‘Lasciate ogni speranza voi che entrate’, forse sei arrivata sulle sponde dell’Acheronte...o magari sei nel girone dei ‘Non ti curar di lor ma guarda e passa’. Ecco, io penso che hai appena lasciato alle spalle gli ignavi, coloro a cui Dante dedicò il suddetto verso, e stai procedendo nel tuo cammino.
Un lungo viaggio iniziato perché no, il giorno in cui hai cambiato il tuo blog, lasciando alle spalle un ambiente sicuramente non adatto a te. Un giorno in cui dovresti aver capito tante cose, in cui hai perso gente che credevi ti fosse amica e che invece è bastato poco per un ‘arrivederci e grazie’. Sono fasi, momenti, attimi che dovrebbero farti capire che mondo ci circonda oggi, un mondo di ipocrisia e di falsità in cui anime sensibili si muovono con difficoltà e disagio. Questo è il mio augurio, un monito a stare con gli occhi aperti, ora che sei arrivata nel mezzo del cammin della tua vita.
Buon compleanno, di cuore, Stefano, Mirella e Melli :*
questo che sto per scrivere è per tutti e tre...Stefano, Melli e Mirella...ormai fate parte della mia vita e, il fatto che abbia abbandonato il blog di Libero per passare qui, non ci ha ostacolato nella nostra amicizia.
RispondiEliminaOggi, 14 luglio 2009, è iniziato per me un nuovo percorso...come dice Ste ho appena lasciato definitivamente il girone degli ignavi...si..."non ti curar di loro ma guarda e passa"...oggi sorrido come ormai non facevo da tempo...forse veramente, così come ha fatto Dante, dovevo attraversare l'inferno per poi "riveder le stelle"...
Grazie di cuore. Il vostro inaspettato dono è stato bellissimo.
Se un’amicizia finisce solo perché si cambia piattaforma, allora non si può chiamarla amicizia. Questo è sacrosanto. E chi ti conosce bene ormai, sa anche accostare la metafora giusta per rendere l’idea e per darti un ulteriore spunto di riflessione. Fai tesoro del viaggio di Dante, fai tesoro di tutto il resto e vedrai che la serenità non sarà più un’utopia.
RispondiEliminaAmicizia è davvero una parola grossa. Di qs ne sono sempre più convnta, così come nella vita reale anche qui sopra gli amici veri si contano sulla punta delle dita di una mano sola. Però poco male dico io...così si riesce a curarli meglio...Ditemi voi se si avessero mille amici chi avrebbe tempo di stare dietro a tutti quanti...:))) Ancora un grande bacione...TVB...Miri.
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